Il bisogno di comunione
e’…quanto non dai a te stesso
perche’ non ti rispetti minimamente
inglobato dentro la soggettiva recita
che ha falle nell’identita’ personale
quasi che ammetterlo e’ delittuoso
per quanto non hai nulla da dirti
per quanto far rumore non copre nulla
…d’una voragine esistenziale
che e’ il programma nel quale vivi
se vivere…e’ finzione
se vivere…e’ fuga
se vivere…e’ stare fermi.
E’ un’arresa totale
quell’angheria e quel dolore
quella stasi e quello stop
quella bugia e quella superficie.
Recitare cio’ che non sei
poggiando la tua pesatura
in un manifesto d’inghiottimento
dove essere ed esistere…e’ cosi’.
Quello stare insieme e’ forzatura
capace d’attutire quel dolore malato
percepibile nella mancanza
e…mai in un abbondanza a disposizione.
E cosi’…muore l’identita’
e cosi’…s’insegue senza domande ne’ risposte
quel filo d’usanza comune
d’esser gruppo…d’esser popolo
d’esser massa…d’esser umani
d’esser persone…d’esser vuoto a perdere…
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