Lo stupore estatico

di…esser visione d’altro

per quell’invisibile afferrabile

mentre vivi e prendi

lezione dal creabile in se’

quasi magia d’una potenza

che…ascolti immemore di te

per tanto e tanto visibile

nelle pieghe del mare movente

…azzurro di luce che…insegue

la corsa del vento che frange

ed arreca di se’…l’alito di vita.

E pur quei ciuffi d’incolto

d’erba secca a grappoli

smuove la direzione da vento

che…gioca ad equilibrare

…una natura selvaggia

creante il quadro preciso

della bellezza…dovunque

nel poggiar sguardo vivoso

che resuscita antico digerito

quasi che l’attimo solo vissuto

risponda nel crearsi da se’

con l’anima…visuale di liberta’

come il cielo sgombro di nuvole

che s’accosta al mare…piano

quasi reverente di rispetto

nell’abbraccio stretto del loro insieme

mentre la vita e’ sempre miracolo

nel messaggio  gratuito d’amore…