Cara Gianda,
illusione che per te fosse facile
illusione che per te fosse scavalcare
illusione che si potesse capire lo sforzo
illusione che si recepisse la vacuita’
illusione che si continua ad essere personaggi
illusione che il danaro fosse misura del dare diverso
illusione che il colmo delle anime straripasse
illusione che fosse facile amare tutti del Tutto
illusione che si sbandierasse la parola di pace
illusione che gli arroccati nel potere imparassero amore
illusione che non diventaste cosi’ perdenti insieme anche a me
illusione che i problemi sono solo creati per l’illusione di credenza
illusione che la vita fosse colmata da senso alto nello spessore suo
illusione che potessi essere anch’io diversa quel tanto forse poco o troppo
illusione che sofferenza equivale a capire, a cambiare, a fare
illusione che il dovere e’ vivere sapendo l’occasione avuta come dono
illusione che leggere e carpire ed essere curiosa sia un bene
illusione che si potesse essere una civilta’ propensa al dono incondizionato
illusione che sono troppo micro per auspicare il macro
illusione che possa esserci uno sguardo colmo di tenerezza
illusione che la superficialita’ possa sparire per sempre
illusione che parole e parole e parole fossero un messaggio
illusione che il mondo che m’appartiene e v’appartiene fosse “il sogno”
illusione che possa garantire alla modalita’ d’un modo mio…arrivasse la’ nel cuore
illusione che possa dare di piu’ senza alcuna misura la direzione che pulsa
illusione che l’anima possa esplodere di amore e amore e amore illimitatamente
per quel sempre cosi’ eterno che posso solo illudermi di essere io…Gianda…