Ho buttato…vesti morte
in quell’aspirare al moto
come se…l’interiorita’ crescente
sia diventata altra veste
che…ricopre la mia pelle
in un corpo…su di un corpo
che…nasce nuovo.
Nell’abbattere il vedibile
…aldila’ dell’apparenza
in una coerenza d’impulso
e’…la vita che sorge
vestita d’altro
come se…un’altra me
consapevole di sostanzialita’
…attraverso quel cambiar pelle
volesse quella corrispondenza
…tra il dentro ed il fuori
mentre due nudita’ si confrontano
mentre due mondi si scontrano
…nella ricchezza o poverta’
che ancora non affiora vera
tra me e…la mia anima
come a voler cercare luce
e…da una tematica di profondita’
ed anche il “chi sei” o “non sei”
avesse la costanza d’apparire
nell’appropriazione dovuta
d’una pelle nuova…rivestita
non dal solito modo evidente
ma dentro il creare del nuovo…