Infinito paradisiaco
nell’amor che s’espande
allorquando si sa vederlo
e poi…sentirlo cosi’…infilato
come tutto cio’ fosse un ‘idillio
a cui aggrapparti di consistenza
in virtu’ di un’ascoltare
quell’infinito che raccogli d’attimo
nella fortuna di poterlo fare
per quella predisposizione donata
nell’assoluta sua potenza
di cantare sottovoce…piano
una melodia cosi’ singolare
che s’inerpica tra il tempo e lo spazio
mentre il luogo ti corrisponde
sciogliendo ancora ed ancora
i cumuli d’inutilita’ da schiacciare
con quella prontezza d’animo
che ti fa sentire vivo tra tanti morti
mentre il sussurro d’anima
accende la luce dentro con tenerezza
d’una certezza che riconosci
con una dimestichezza fatta d’antico
che ti sorregge umilmente mentre sei
E…sei nel tuo ideale di paradiso
dove esprimere non ha piu’ senso
poiche’ senti il canto d’anima
teneramente e dolcissimamente immune
d’ogni residuo di te stesso
che comprova quel che sei davvero…