Nel poliedrico spazio
…d’infiniti mondi
conosciuti e palesati
sconosciuti ed agognati
sorge una realta’ fallata
da tanti concetti e soprusi
che invalidano la non conoscenza
persino di cio’ che c’appartiene
in un gioco quasi macabro
che…occlude la verita’
d’un dispiego non raggiunto
di forze che hanno potenza
nel credere un’onnipotenza
appoggiata su credenze subdole
dove non si e’ mai protagonisti
della propria e vera realta’
in quel mai simbiotico incontro
che ha possibilita’ di risposta
in quel sommerso profondo
che delimita senza ampliare
lo spazio vitale d’appartenenza.
Arrabattarsi nella negazione
ha solo precluso le proprie conquiste
nel sincero incontro personale
con cio’ che compete ad una forma nuova
per quell’intelligente approccio
atto a ridimensionare quello sconosciuto
oggi lui protagonista…a volerlo
d’un accesso allo spazio infinito
senza barriere ne’ divieti…