Caro…il mio figlio

che…nega d’esserlo

che…nega la vita

cosi’ arroccato di posizioni

pronte a colpire con forza

verso cio’ che si racconta

per difesa mai per apertura

…d’un inutile buio

che…non ha speranza

nella disistima coerente

d’un allargato conflitto.

E’ come essere in guerra

dove non esiste riparo

ma…solo colpire per far male

in un sistematico deprivare

cio’ che e’ invece la vita.

Infliggere senza pieta’

e’ cio’ che posiziona la mancanza

nel ricordarsi solo quella

nel non comprendere la scelta

perche’ la vita si sceglie sempre

comunque e dovunque siano le prove

da superare anche attraverso il dolore.

E’ il compito d’ogni vita

quel salto da fare per evolvere

indi consentire all’amore prevalenza.

E’ l’amore che deve assumere

quel “personale” deprivato da luce

nell’ascoltare la propria anima

…sempre l’unica da seguire

per risplendere di luce propria.

E’ tutto cio’ il mio dire

farneticante…stupido…insensato

sciocco…banale…effimero

ma e’…Amore!