Il rischio cosi’ fonte di paura
rende i rapporti…tutti
direi sempre e sempre
…insoddisfacenti
quando proprio l’emergere condiziona
nella rabbia che cavalca impazzita
senza che la si possa fermare.
Quella rabbia e’ solo un gran dolore
rapportato ai pensieri-convinzioni
che sei tu solo a combattere i limiti
che sei tu solo a sentirti spaccare
che sei tu solo a seguir una guerra
messa li’ ad essere garante
del senso profondo dell’inadeguatezza
nelle ferite che sanguinano dentro.
Quanto amore ci vuole per sciogliere
quell’esistenza grama e carente
che comporta l’averne poi terrore.
Terrore…paura…bisogni…mancanze
e poi…figure amate ormai amare
e poi…lacrime di evidenti squarci
e poi…affogo dietro maschere potenti
e poi…abbracci e carezze ascoltate come ricordo
e poi…forse voci che rincorrono il senso di ascolto.
Diversi sono gli approcci con l’infinito posseduto
ed ascoltarsi pare una montagna da scalare
e…ricominciare e’ fatica immane
dove il per-dono diventa il senso dell’anima
che…presenzia ed e’ li’ dove non si e’ piu’ lontani
ma proiettati nella luce dell’amore verso se’…