E’ pace che affonda
nel premiante d’attimo
che annulla ed azzera
ogni umanite in me
quasi che…quel nulla essenza
fosse il mio trasparente
che s’enuncia di connessione
…quasi fuori da me
per quanto e’…dentro me.
L’argento e’ placante
quasi che l’abbandono
sia dimostrazione d’un sapere
cogliere…il mistero
cogliere…il secondo
cogliere…il respiro
nel persino tutto che e’
quella inspiegabile pace
che cerco di rubare
nel posseduto che e’ l’immenso
mentre non sono persona
ma solo energia che crea
nel pianto fantasma pronto
a sciogliere i nodi d’altro
che mi formano d’incertezza
quando non penso ma amo.
Amo cosi’ intensamente
ogni attimo d’amore
che mi sfiora d’invisibile
in uno specchio d’ideali
dove il sogno e’ mio del tutto…
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