Si direbbe a pensarci
ch’io sia fuori dalla realta’
nel chiedere e pretendere
…amore e rispetto
quando il mondo fuori
funziona all’incontrario
nel piccolo come nel grande
usato come misura d’ovvio
mentre s’abusa solo del diritto
che delimita la realta’ dovuta
a chi…sa amare
a chi…sa rispettare.
Ognuno per primo e’ giudice
nelle azioni…nelle vicende
nelle convinzioni…nella propria conoscenza
ed ognuno sempre conosce la verita’
…la propria verita’ o bugia
…la propria apertura o chiusura
…il proprio limite superabile o invalicabile
…la propria educazione verso la vita o la morte.
Ognuno e’ fatto di tempo
come temporaneo passaggio formativo
d’uno sperimentare se stesso
in virtu’ di cio’ che si e’ davvero
senza adottare pietismi inutili
che certo non servono all’evoluzione propria
che il tempo ha creato in ognuno
per dirsi meritevoli e degni
…di amore e rispetto
perche’ per lo meno ci tenti di…viverti.