Questa arrendevolezza
pacata dalla consapevolezza
acquieta il tempo che ti ha fatto
…nell’oggi proprio d’ora
la persona che tu ami
la persona che tu stimi
non per un ego costruzione
ma per umilmente averlo reso…nulla.
E’ un nulla che comunque identifica
quel passare attraverso la vita
carico di tanta esperienza
che oggi…ti passa accanto tutto
senza sentire piu’ dolore
per quel che eri…per quel che era appiglio
in quell’identificazione errata
…di quel disagio d’esser vivi
per partecipare in compagnia dell’assenza
alla scorretta sua interpretazione
in un “a solo” di melanconico bisogno
d’un amore identificato fuori di te
mentre languiva dentro fortemente
con quel bisogno…nella fame avuta
d’una condivisione forte di dettagli
che oggi sono invece chiari e pieni
proprio in quell’amore che ti porgi
ogni mattino che dici…”grazie”.
Quanto dibattersi…quanto dolore
quanto rabbioso…quanto rimosso
quanto poco…quanto “io sono”
quanto pianto…quanto cercare…