La sedia vuota…m’aspetta
con la gioia d’un amicizia
che il corpo apprezza
insieme al mio spirito scrivente.
E…pare accogliere altro
in quei quaderni scritti e fitti
di soliloqui mattutini
tra tutto cio’ che e’ invisibile
reso palese nelle lettere esplicative
che paiono ingoiare le tante emozioni
d’ogni mattino…tutto mio
riempito dall’anima parlosa
nell’incanto prostrante
d’un assunzione responsabile
verso cio’ che la penna scrive.
La sedia vuota…m’aspetta
accogliente piu’ che mai
della sensazione piena di dono
che produce l’apertura verso l’oltre
di quell’ignoto che permea l’aria
vicino al mare che parla incessante
vicino al cielo che m’accoglie d’immensita’
vicino all’animo che vive libero d’esistere
azzerando gli inutili pensieri
solo deprivandoli nell’illimitata dispersione
per quella disponibilita’ al vero dialogo
dentro l’inseguire quell’ignoto rivelato
…con il pieno di me stessa
mentre mi siedo ed occupo di corpo
quella sedia che ha ali per andare altrove…