Turista e’ da “spremere”
come il proprio bancomat
dove offrire significa altro
e dove latitano un po’ tutti
le istituzioni…i permissivismi
il libertinaggio…la carenza d’educazione
il rispetto verso l’ambiente e verso l’altrui pace.
Ammassati nelle piccole abitazioni
aspettano il risveglio degli occupanti letti
per poter a loro volta dormire i nuovi ospiti
in quei letti che sono sudario prepotente.
Il gusto dei sapori delle docce profumo acre
sale su nel cielo fino all’apice
come se “lavarsi” fosse indice di una pulizia
qualora cio’ l’indica come attivita’ principale
perche’ il covid non guarda con l’occhio giusto
ma infierisce propagandosi ancor di piu’.
Ma quali regole e quali divieti esistono
perche’ si possa dire d’essere al sicuro
quando ammassati cosi’ nessuno ha riguardo per se’
figuriamoci per l’altrui salute che e’ diritto.
Code e code e code sotto il sole rovente
e nessuno riesce a fermare l’incauto disastro
d’un turismo che e’ delinquere perche’ cosi’ fan tutti
Le coppie poi…gia’ in partenza non coppie
in quest’insieme tutti appassionatamente
oscurano soltanto se stesse del principio d’amore
che gia’ latitante si erge come un calmiere nell’indifferenza
basta che…il mare…dire sono stato al mare…sia il fine
nell’ego smisurato dell’essere umano che non c’e’ piu’
anzi forse non c’e’ mai stato!
Il silenzio profanato non ferma il frinire
delle cicale…quelle si’…in amore
che vogliono coprire il lassismo imperante
d’un uomo che non sa vivere come tale
basta che sia la vacanza cosi’ prospettata
nella sua immagine di poco amore verso se’
basta che sia la vacanza il cerchio della prigione
con quelle sbarre createsi per non essere mai.
questo non e’ turismo e’ una regione che si trasferisce in calabria; quando i calabresi capiranno il significato di turismo lavoreranno 7 – 8 mesi l’anno senza avere tanta spazzatura in tutti i sensi