Perdonare le proprie credenze
quelle dove certezze erano
…quei ritmi di sempre
assorbiti da insegnamenti
aggiustati dentro a proprio modo
ingeriti come statici modi di vedere
le proprie credenze…verita’
in quell’assoluto confortante
che tanti non possono essersi sbagliati
quando t’hanno detto cio’ che…era.
Era la felicita’…lontana
era la pace…chimera
era l’amore…quasi impossibile
era il potere…l’unico arrivo
era il sapere…tutto da interpretare
era la giustizia…altro da capire
era l’uguaglianza…mai arrivabile
era la liberta’…sempre rincorsa.
Mamma mia…che fregatura
credere che l’uguale cosi’ assorbito
sia legge dell’umana follia
compresa la tua…che hai vissuto cosi’
credendo ed abituati ad essere
mai pensanti davvero con l’anima
quella piccola luce dentro vera
che forse ti ha guidato nella giungla
ed oggi ti dice…perdona te stesso
e…perdona la tua ignoranza
e…perdona il tuo non chiederti
chi sono e…cos’e’ questo mondo davvero…