Scroscia l’acqua d’apertura
che…nel suo allegro canto
sembra accompagnoso di ritmo
mentre il silenzio cosi’ spaccato
sembra minuzioso dettaglio
nella pace del momento
raccoglienti anima cosi’ bella
che il “te” pare esterno del sole
e…viene addolcito ancor di piu’
dalla morbidezza dei pensieri
…quelli d’anima
che riescono a raggiungere l’invisibile
cosi’…di colpo…vedibile
per quanto accanto di presenza.
Scroscia l’acqua d’un tombino
che viene sciupata nel disuso
d’un patrimonio cosi’ poco apprezzato
…di quella fonte vita
limpida e ricca di potenza
nella vitalita’ insita del sapere
quanto per noi e’ necessita’.
Sciupio di verita’ ce ne sono
ed abbassare il dialogar
facendolo diventare sussurro
a volte reso necessario
…per la sordita’ comune
…per la cecita’ insita comunque
…per la mortalita’ che impera nella conoscenza
di qualche nozione edificante
atta ad essere assoluta verita’
cosi’…ben nascosta.