Al cospetto…

Quest’infinito grande

appagato dal suo splendore

nell’attimo dove prostri

l’immensa attitudine aprente

la meraviglia della circostanza

che ti regala la compiacenza

d’esser protagonista indiscusso

di cio’ che ti dona dignita’.

E’ sentirti degno dentro

che fa di te un’uomo diverso

nella consapevole arresa

…all’umilta’ d’esser vivo

come un dono ulteriore

alla conforme idea di pienezza

che…piangi di gioia d’improvviso

perche’ nulla ti tocca nel male

cosi’ lontano da cio’ che puo’ identificarlo

nell’individuazione di costrizione

quando t’allontani dall’esser ferito

quando t’allontani dall’illusione

quando t’allontani dalla rappresentazione

in uno scenario che riesce ad individuare

…nella diversa tua ubicazione d’umano

nel riempimento di un’immateriale

che ti affina nello stato veritiero

con la sapiente fuga da cio’ che classifica

quel vero te stesso che ha origine

nell’anima d’ogni trasparenza

con la luce del ritrovare il “quid”

in una vita cosi’ breve al cospetto dell’infinito…

 

 

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