La…finta samaritana
che…piena di buonismo
si crede grande d’amore
mentre e’ solo colma d’odio
verso il suo raccontarsi
che…la rende vittima
e poi…senza l’idea del perdono
proprio perche’ continua imperterrito
il ruolo della buona ad ogni costo.
E’ incapace d’elevazione
proprio in quei moti d’anima
che portano ad essere assenti
dentro il recitare d’un ruolo
che e’…senza densita’
che e’…senza spontaneita’
fermata al palo d’una santita’
che diventa un’offesa l’illusione
di sentirsi piu’ quando si bara
con quel fingere continuo
che diventa alienante il ruolo
assunto come missione
ma…poco esempio di vero amore.
Amore e’ soprattutto amarsi
e lei…specchia se stessa
…nel baratro delle apparenze
…nel buco dei senz’anima
che sentono poi virtu’ la finzione
d’un sentore d’onnipotenza
cosi’ vicino all’oltraggio perpetuato
della recitazione d’un falso amore…