Quanto prendo dal luogo
…della mia anima
…della mia individuazione
…del mio pensiero allargato
verso la piu’ grande sua manifestazione
d’una guerra senz’armi
deposte ormai nel dimenticatoio
quello preparatorio d’un perdono
che sente la musica della pace dentro.
Quanto prendo dal tempo
…della mia anima
arrampicata nel ricordo
nell’ampio che la racchiude
come fosse tanto preziosa
intrisa di luce che mi segue
colma di una dolcissima attesa
…mai impaurita da limiti
…mai intrappolata da schemi.
Quanto prendo dallo spazio
…della mia anima
in un’ampiezza cosi’ esemplare
ridimensionata da una realta’
cosi’ a volte…ammorbidita
dalla sua stessa piegata esistenza
cosi’ a volte…abbandonata
travolta dal suo stesso coinvolgimento
mentre vicende d’una storia
incapsulano la dimensione altra
in un miscuglio di confusa appartenenza…