All’uomo che non esiste
cosi’ si e’ definito Angelo
preciso nel suo abitudinario
d’ogni mattina d’estate
nella costanza e pazienza
di pescare e pescare.
Non esiste…lui dice
e forse cosi’ si sente
e forse cosi’ s’approccia
verso una vita che forse chissa’
non ha riempito abbastanza
di doni e promesse
a cui forse ha girato compromesso
in un potere di piacere
che solo oggi e’ pescare
mettendo all’angolo quei pesci
che stoltamente abboccano
per meritarsi l’onore d’esser prede.
All’uomo che non esiste
il cui nome e’ definito da senso
per quel chiamarsi non coincidente
con un Angelo anch’esso invisibile
che ha voce e consistenza
nel comunque d’una realta’ velata
mentre non definirsi
presuppone la paura d’esistere
in tutte le sfaccettature dei ruoli
assunti o recitati
veritieri o ingannevoli
vissuti o non vissuti…
An interesting discussion is worth comment. I believe that it’s best to write extra on this matter, it may not be a taboo subject but generally persons are not sufficient to talk on such topics. To the next. Cheers