Oche giulive che fornicano
pensando d’esser sagge
in una sessualita’ vicina al vuoto
quando usare il proprio potere
di donna…non di appartenenza
lascia dentro tanto amaro
per vedere dissolto nell’istante
secolarita’ di simbolo.
Oche starnazzanti
in grida di giubilo
d’una liberta’ falsata
solo da poca attitudine
ad essere oltre il sesso…altro
scambiando per attenzione
quella richiesta maschile istintiva
di giovani che pulsano d’energia
non di amore che fa’ la differenza
in ogni amplesso definito amoroso
non come solo istinto senza cuore.
Conoscerne differenza
potrebbe dare un “imput” diverso
perche’ si sceglie d’avere amore
nel sentirlo attore principale
ed avere cosi’ il gusto universale
che rende il senso del sesso Divino
perche’ lo e’ quando non si e’ oche
perche’ lo e’ quando non si e’ maschio dominante
perche’ lo e’ quando diventa bellezza
non un fine di sfogo limitante
nel compito della vera sessualita’…