Il cielo…non e’ blu
ma…bianco d’umidita’
nella cappa occludente
d’una rovente estate
dove tutto e’ appiccicoso
di quella patina fastidio
che proprio non si sopporta.
Le carni sudate
sono calde di pazienza
quella che ancora resiste
all’insidia della noia
per il tempo che pare fermato
senza evolver dentro
d’un briciolo d’emozione
messa al bando
come qualcosa lontana
che non riesce a prevalere
sulla stasi piatta
degli attimi sprecati
a cercar forme di frescura
ohime’…introvabili anch’esse.
Il giorno nasce
con l’ovatta intorno
quasi che pare un ricordo
il blu del cielo sopra noi
il blu del mare corrispondente
a quella meraviglia d’una tavolozza
nel dipinto dell’infinito
rattrappito…fuggente…terso
indecifrato…chiuso…limitante…
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