S’alza la consapevolezza
quando osservando l’umano
si vedono gli ostacoli
di quei limiti sovrastanti
che occludono le vere aperture
…focalizzate nella dimenticanza
…deviate dalla vigliaccheria
…frustrate da sovrastrutture
nella capacita’ coercitiva
impedente la giusta evoluzione
quella che destruttura dai cliche’
che sono incisioni ben profonde
oltre ad ogni cicatrice all’anima
che rende la paura penetrabile
nel modo d’un mal comune
che mai aiuta a perdere l’illegittimita’
vivendo accostati alla paura
che diventa…seconda pelle
che assolve il suo compito…pienamente
depistando le proprie nature
con la mancanza per amica.
E’ una mancanza di soluzione
che subissa il mal di vivere
in quel litigio mai scoperto
d’una individualita’ perduta
pur di rincorrere la realta’ permeata
di quel dolore accomunante
che diventa…disagio d’epoca
impronta d’un passaggio fallato
perche’ vige ancor di piu’ il disequilibrio…