Quanta solaggine pesa
quando la coerenza con te
disarmonizza il tuo mondo
fatto di pensierieta’ d’anima
cosi’ urlante di realta’
in una visione ampliata
che ti cruccia la condivisione
con quella dimestichezza acquisita
proprio dalla profonda immedesimazione
nella difficolta’ di parola
cosi’ vicina alla frammentazione
d’una specchialita’ altra
che aspetta invece un confronto
perche’ condividerla e’ difficile
perche’ darle lustro e luce
resta un’utopia…un sogno.
Quanta solaggine pesa
essere un esemplare d’umano
…stranamente lontano
stratificazione di sensazioni
nell’emozione non condivisibile
che porta ulteriore distacco
che e’ capace di pianto.
E’ un pianto dissapore
densita’ d’amore verso l’infinito
che ad ogni modo resta compagnoso
mentre lo interpreti con l’anima
incapace di dissolversi
incapace di presenziare
alla dolce attesa d’un riscontro…
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