L’eco del vocio d’anima
ridonda di consistenza
mentre non si tace quel dialogo
fatto non di parole destabilizzanti
ma d’altra natura…vicino al guizzo
come fosse risposta quel penetrabile
…quando l’attimo viene elevato
…quando la gioia diventa dono
mentre attraversare la sensazione
resta nell’emozionarsi dilagante
nel proficuo chiacchiericcio personale
che intesse…il tuo ascoltarti
che domina…il tuo compiacersi
che vibra nell’elevato attimo.
Forse e’ carpire l’altrove
con la dosata riverenza
che si deve comunque come rispetto
quello che nasce conseguenzialmente
al proprio amore per se stessi
al proprio decantare quella simbiosi
chiamansi “elettiva”.
Forse e’ prendere il tempo umano
con la debita consapevolezza
d’esser vivi per trascorrerlo di pienezza
perche’ la vita e’ sempre un andare avanti
lungo linee che delimitano i perche’
avendo la facolta’ di trasformazione
che…il tempo diventa cedevole
arreso al pronuncio d’una arresa
verso cio’ che serve da imparare…