Il buio pesto della notte
accompagna i sogni altrove
in quel modo singolare d’espressione
non soffocato dai devianti pensieri
cosi’ pronti sempre a depistare
quella fuga nella notte amica
che offre il riposo della mente
ma svela invece segretamente
quella predisposizione a vivere
attraversando l’anima mentre dormi.
E’ un riposo di guerriero
quel posare maschera di personaggio
che…scolpita nel giorno
deposita invece quella vera persona
che non e’ piu’ obbligata ad apparire
che non e’ piu’ costretta ad esser esposta
per la sola infelicita’ perseguita
dal non poter essere se stessi
nel ghiaccio delle espressioni scolpite
come ruolo legato per sempre impropriamente
dove mai si deve scoprire verita’.
Alla gogna e’ chi lo scopre
perseguito come smacco d’opinione
a che se non si capisce mai quella negazione
imputabile di averla compresa
abbattuta da desertica espressivita’
mentre recitare diventa abitudine
ed il buio della notte porta pianto
ed il buio della notte scalfisce un po’
quel ghiaccio che purtroppo e’ congelamento…