Il mare…cosi’ ampio
pare stamane ancor piu’
…denso di potere afferrabile
nelle onde increspate in corsa
verso un ritmo diverso
poggiato nel suono che percuote
la battigia che ha formato scalino
per le onde cosi’…un po’ rabbiose.
Guardarne l’ampiezza
acquieta i pensieri cavalcosi
di realta’ oscurate d’amore
d’un personale disagio
rivolto alle prevaricazioni
quando tali coercizioni
vogliono significare altro.
E’…uno spiegarsi ulteriore
che cerca il suo perche’ comunque
anche se la difficolta’ impiegata
resta il quesito dell’attimo d’ora.
E’…comunque un tentativo
di semplificare il disagio
quando non si rispetta mai
quel sano desiderio di pace
cosi’…vicino al mare.
E’…l’attimo nel silenzio
che apre quel “qualcosa” in fondo
nella profonda accettazione
che la varieta’ di vissuti
plasma il mondo a sua immagine
mentre tutto intanto tace…