Il concetto del “mai per caso”
e’ quella sensazione assalente
di quando “26 marzo” ti ho incontrato
in un’emozione dilagante e vera
che proprio ha un nome…ed una data
che proprio ha un volto…ed una data
che proprio ha un’anima…ed una data.
E’ una verita’ che e’ li’ che affronto
…senza timore
…senza zittirmi
…senza limiti
perche’ ho capito che e’ cosi’
e nulla posso contro il caso.
E’ un’accettazione dove m’inchino
con tutta la mia umile arresa
verso il tuo diniego continuo di possibilita’
verso il tuo fingere che il caso non esiste.
Io ci sono e…continuo a divagare
con la giusta maniera mai invadente
di sentirmi cosi’ presa dal caso
d’un amore che non e’ stato futuro.
A volte s’intrecciano percorsi
perche’ sono necessari alla propria vita
per esser migliorati dal caso
per essere usati dal caso
ma e’ vero che il “26 marzo” ha senso realta’
perche’ esisti ed esiste il proseguo
dopo 50 anni…dopo un attimo volato
nella negata tua partecipazione effettiva
al gioco del caso mai per caso
che ci fa rincontrare per capire
il tempo come ci ha trasformato
con la sincerita’ d’un amore segnante
durato per farci apprezzare oggi
l’intensita’ della vita trascorsa
con l’illusione di aver capito
fin dentro le anime quanto e quanto eravamo
fin dentro le anime che il per caso non esiste
fin dentro le anime che certe volte siamo benedetti
ma…non capiamo d’onorare il mai per caso…