Quel che resta…di me
saranno forse…le parole
saranno forse…le domande
saranno forse…le risposte
nell’umile mio viaggio
dentro il territorio grandissimo
del profondo mio accondiscendere
all’ambiguita’ d’un personaggio
scomodo di verita’ urlata
nell’attraversar il disagio
di vivere per un senso strano
creato dall’amicizia stretta
con la strettoia condivisibile
d’un ampiezza tendente ad apparire
per esser individuata e vissuta
con la meraviglia d’un miracolo.
Quel che resta…di me
sara’…oppure…e’ oggi
in quella gioiosa compenetrazione
d’esser luce d’un incontro
che sublima il mio…esserci
che eclissa il mio…dolore dentro
d’appartenere a questo modo mio
di corrispondenza altra con il celato
quello che scavo con il cuore
tra mani che puliscono residuali spazi
nel frammentarne splendore a sprazzi
mentre il buio si piega alla luce
ed emerge di dialogo ulteriore
tra me e…l’infinito.