L’anima…non ha bisogno
…di domande
…di etichette specifiche
…di misure comuni
quando il suo muto esistere
ti qualifica in quel che sei
anche se nessuno te l’ha mai detto
anche se nessuno te l’ha insegnato.
E’ la guida dei noti perche’
eclissati dalla non conoscenza
d’un parallelismo ovvio
che disarciona gli obblighi editto
che vogliono padroneggiare assolutamente
senza un taglio sostanziale
di rami secchi identificati nel passato
di ricordi inutili perche’ non ci sono piu’
d’azioni che svuotano l’interiorita’
di frequentazioni che ci declassificano
di rabbie che zavorrano il presente
di parole che sanno solo ferire chi ti ha ferito
di ricatti che misurano i bisogni
di dolore che s’ingigantisce abbruttendo.
Quanto poco valore ci diamo
proprio perche’ non ascoltarsi e’ uso
proprio perche’ l’infelicita’ e’ sovrana
quando poi e’ tutta una costruzione
quella che depenna la possibilita’ di felicita’
a disposizione della misura individuale
…d’ascolto d’anima
cosi’ radice del chi siamo…