Casa…dolce casa
luogo dove dovresti essere
luogo dove potresti essere
rimane l’utopia d’ora
sovrana dei piu’ grandi “pali”
dove essere o non essere e’ fondamento
per tutto cio’ che s’apre o chiude in toto
nell’individuazione degli equilibri o degli squilibri
ormai evidenti dalla forzata convivenza
nelle mura della casa…dolce casa
…bisogni riaffiorano
…mancanze s’evidenziano
…poteri rimbalzano
…ineducazioni specchiano
…ignoranze rimbalzano
…inadeguatezze segnano
…fughe imprigionano
…malesseri riaffiorano
…infelicita’ esplodono
…paure sedimentano
…angosce si convergono
Casa…dolce casa
ma chi sei?
Casa…dolce casa
cosa mi vuoi dire?
Sono…non sono
se sono…se non sono
ormai e’ cercare tra l’umano
tutto l’amore nascosto e dimenticato
tutto l’onore d’essere chi si e’
tutto il chiedere da condividere
senza l’attanaglio di domande
ma con la memoria unificata
nella pretesa di condividere il sogno.
Si’…casa…dolce casa
dalle mura di panna di un antico sogno
dell’umanita’ che ha la visione vicino
proprio dal riprendersi la propria individualita’
d’una cosmica amorosa fragilita’ che insegna in toto
quanto siamo sulla stessa barca tutti
nel bene e nel male…come frapposti nel quadro possibile
nella voglia di esserci per poi urlarlo
si’…tra le mura della casa…dolce casa…