Tette gonfiate ad arte
sormontano nel corpo
ormai abituato ad essere
quella rappresentazione
…d’esteriorita’
che rende l’idea d’una bellezza
mai originata dalla natura
ma da mani che la manipolano
d’un falsato straripante
di quel “tutto uguale” dilagante.
Essere gonfi d’orgogliosita’
d’una avvenenza poco affine
ad un cervello poco fine
che ha paura dell’immagine
quella di femminilita’ non finta
nella sua mistificazione procurata
a che la sicurezza d’abbondanza
possa eliminar quel terrore interno
mentre l’apparire diventa obiettivo
anche se e’ bugia ulteriore prodotta
dal non scandagliare diversamente
la propria originaria immagine
cosi’ unica…cosi’ particolare
proprio di bellezza non d’aggiustamento
ma d’accettazione che parte dalla testa.
Se e’ lei in deficit
ecco che popola la manipolazione
che parte dalla testa bombardata
si’…come se fosse il comando generale
d’un ordine precostituito altrove
dentro persino l’immagine di
…due tette gonfiate ad arte.