Cio’ che non abbiamo avuto
e’ in realta’ cio’ che volevamo
perche’…quando si vuole qualcosa
rispetto…educazione…liberta’
amore…ricchezza…cultura
si parte sempre da se stessi
conoscendo quel potenziale
che puo’ renderci abbondanti.
E’ un criterio desiderabile
per cio’ che ognuno possiede
conoscenza profonda delle tematiche
ampliate da un’intelligenza
che la natura c’insegna…sempre
che l’animale ci comprova…sempre
che l’uomo ha dimenticato…per sempre.
Dimenticato e’ il silenzio
come pure il dialogo profondo
accettato perche’ sacralita’
degnata da una liberta’ personale
non piu’ nella diffusa catalizzazione
d’un percorso mai dettato nella verita’.
Ogni occasione dovrebbe e potrebbe
agire come un riempire il senso vacuo
d’una meccanicita’ inghiottente
in quell’istinto portante alla scoperta
d’un mondo individuale arricchito
proprio dall’introspezione assunta
per non essere mai pronti ad afferrare
cio’ che vogliamo al posto di cio’ che diventa
…il contentino d’una profonda arresa
verso cio’ che ci crea vittime…