Molte infelicita’ sedate
come fosse la recitazione perpetua
d’una vita…degna d’essere
quella virtu’ da esporre ulteriormente
come…trofeo di rinunce
come…aver dato per amore
come…aver rinunciato ai propri sogni
come…l’idealizzazione d’un esempio
come…senso d’un dovere espletato
nel sedarsi attraverso una giustizia
…quella tramandata dalle tradizioni
…quella imposta a “status” obbligante
…quella d’una vita incubo
senza sbocchi cercati con vigore
quando sedando quelle spinte interiori
si rende a se stessi solo ingiustizia.
Molte infelicita’ mai guardate
con l’animo che rifiuta la felicita’
e’ spreco di vite cosi’ dure di bugia
che…pare appartenere al dolore piegante
d’un tempo che c’appartiene
e…ci viene dato per esser…ohime’
solo felici…solo consapevoli
solo coerenza…solo scegliere ancora
…quell’avvicendamento regaloso d’occasioni
mentre decidere resta l’utopia di specie
soprattutto nel negare a se stessi
la natura del ritrovarsi unici
combattendo le proprie bugie…