Quanti cammini impervi
per…affermare al mondo
…in cio’ che si perde
quanto sia troppa la fatica
d’arrancare verso l’effimero
quando misurarsi attraversando
quella vendita di se stessi
incute la forza del maltolto
in primis a…se stessi
e poi…confrontandosi con la massa
in una merce di scambio
che diventa il disvalore innalzato
sulla pira d’una fiaccolata
che brucia nell’anima la sua natura
che brucia nell’anima con la sua perdita
come la piu’ grande sconfitta.
Imparare cosi’ ad uccidersi
con l’illusione d’aver vita
per quelle misure falsate d’interesse
teso alla dequalifica della specie
senza potersi alzare dallo scotto
d’aver venduto se stessi
d’aver scambiato la valorizzazione
attraversando con i compromessi
diventati modo di fare usuale
perche’ porgersi diversamente
e’ lo sconosciuto d’un agire
per poter prevalere sull’altro
per poter gioire di una supremazia
che indica invece quanto si perde!