Destarsi all’infinitezza
pare dare ansia del domani
mentre il presente…proprio li’
devia la certezza del dopo
perche’ sparisce la risposta
nell’ascolto dell’attimo
che ora ti bussa dentro.
Pare vuoto l’attimo
nello sbigottimento di prospettiva
quando ponendosi il quesito
sai che ora…sei vivo
sai che ora…t’appartieni
sai che ora…ti posiziona
e…pare tu sia diverso un po’
perche’ gusti di te persino il pensiero
quello che sai non potra’ mai rappresentare
l’essenza del tuo essere persona
quella che non maschera piu’
…la proiezione dell’anima
…la visuale d’una pienezza
…la conoscenza del chi sei davvero.
Pare cosi’ l’attimo riempito
perche’ tu hai afferrato il senso
quello vero che t’identifica di si’
nell’accondiscendenza unificante
che diventa persino il silenzio
mentre corri verso quel ritrovato
d’una gioia di cui ti meravigli
perche’ non sei abituato alla pienezza
perche’ non t’eri mai perso per ritrovarti…