Che frange…

Il biancore spuma

che…frange la battigia

rendendola bagnata

nella corrispondenza rumorosa

d’onde che…saltellano

come fossero festaiole

d’un tempo ancora bello.

Rotondo e’ il guardare

il fondo semicerchio

della deserta baia

cosi’ accogliente d’amore

per me che lo cerco

come un segno dal cielo

che mi prepara ad accogliere

quel dolce uomo bambino

le cui  ciglia son bagnate

d’ingoio nascosto al mondo

fatto di tanto spezzato dentro

fatto di tanta non fede piu’

che il cielo…e’ li’…a guardarci

con tutta la nostra trasparenza

cosi’ evidente…a volte

che…non si dissolve affatto

quella gioia sottile affiorante

ch’incita all’istante successivo

cosi’ che possa diventare interezza

nella preghiera esaudita

d’aver corrispondenza…nonostante

verso quella sottigliezza aperta

nell’abbraccio vero di due braccia

dal cielo…dal mare…strettamente

dal cielo…dal mare…magicamente…

 

 

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