Eppure…cinguettano
nell’esistere vivi
per quell’allegroso aperto
che s’intende di pienezza
ogni volta cosi’ appagante
nell’immerso d’ognuno
cosi’ proficuo di vita
non mai di morte elettiva
quella che assomiglia assai
all’effettivo addio a te stesso
quando saper e conoscere
quella morte nel dolore
resta la compagnia degli istanti
…quelli che sembrano svuotati
perche’ non compresi di profondita’
…quella che accomuna il nascere
nell’applicazione reale di ruolo
indicato nell’abituale modo
d’accoglier la vita come morte.
Quanti sono gia’ morti dentro
che rimane al di fuori la sensazione
…di una recita applaudita
…d’un non senso esemplare
combacio di morte e vita
prima d’un tempo da divenire
quando davvero lasciare la vita
e’ l’ultima azione rimasta.
Quanti sono gia’ morti dentro
cosi’ arresi…cosi’ svuotati
cosi’ arroganti…cosi’ poco umili…