Ogni perdita d’importanza
in questo tratto cosi’ mio
pare voglia far di me
quella singolare ed unica persona
che dice d’ogni cosa il contrario
quasi a declassare sempre
quella socialita’ cosi’ necessaria
per sentirsi forse cosi’ ai margini
nel momento che s’obbietta consapevoli
a quel gregge che e’ abituato
nel percorrere”il gregge”sempre il proprio cammino
…verso la sopravvivenza dei prati
…verso l’obbligata coercizione
impedito dai parametri della specie
d’esser in conclusione fuori da quel solito
d’esser davvero consapevole dei prezzi esosi
che rimbalzano come duelli infiniti
tra cio’ che in fondo non serve
nella verita’ che appresso non conta
in quei poteri effimeri d’onnipotenza
che in virtu’ d’una loro acquisizione
…ricattano sempre le anime
dimenticate e devolute alla comunione
mentre nessuno e’ disposto a perdere potere
attraverso la misura che t’obbliga
a…non essere o…ad essere
cio’ che non sei davvero dentro.
Ogni perdita d’importanza
e’ come sbucciare il frutto da scorza
che butti poi via perche’ arrivi al frutto…