Il disincanto…appare
nella sua dolorosa verita’
quando perdere da dentro
l’equilibrio delle rimandate crescite
paga lo sbandamento improvviso
che…la serenita’ s’allontana
in quel vuoto che si crea
perche’ nessuno e’ capace d’esulto
per quel patrimonio posseduto
a cui mai avevi fatto appello
per mille e mille appigli creati
pur di non tentare la scalata
si’…verso la vera sostanza
che crea il non illudersi mai
nel percorso che e’ cosi’ personale
quanto piu’ dai a te stesso l’opportunita’
d’esser per lo meno abituato a provvedere
…nella necessita’ di sopravvivere
supportato da cio’ che sei davvero.
Niente e nessuno possono arrestare
la giusta consistenza intrinseca
di quello strato di realta’ effettiva
che misura obbligatoriamente il chi sei
soprattutto quando il nulla raggiunto
…t’azzera nel peso della futilita’
…ti plasma nella tua realta’
elevando la fattibile ricerca del valore
in un parametro d’individualita’
che oggettivamente ti pone di fronte alla vita
con l’incertezza che ti forma diversamente…