Quegli intercalari continuativi
nel posizionare le proprie carenze
…ripetendo nelle parole
quel solito cliche’ personale
evidenziato dalle insicurezze
celate dietro la ripetitivita’ ossessiva
per sentirsi forse piu’ certi
quando l’amore non ha parola.
Continuo e’ l’intercalare
…a manna
verso quella bambina spugna
che tra un po’ riuscira’ a predominare
diventando mostriciattolo d’egoismo
per ogni volta che le hai dato certezza
proprio in quell’intercalare ad effetto.
Il dondolarsi nelle parole
per sembrare piu’ paziente e sollecita
di quelle naturali attenzioni
che dovrebbero distanziarsi d’opera
quella che si deve all’obbiettivita’
quando deficere ancora per distanziarsi
da un dolore cosi’ lacerazione profonda
dei propri limiti disagiati
d’un profondo mai affrontato
indi…ripiegando se stessi
s’arrotola il dolore mai accettato
quasi che le parole rivolte ripetitivamente
fossero quelle mai avute pe se’
che dovrebbero dare certezza
mentre fuggono nascostamente dall’amore…