Svendersi cosi’ malamente
e’ l’uccisione voluta per se’
quando quei rapporti sani
diventano insanita’ mentale
proseguendo ad esser schiavi
legati al muro del pianto
per suffragare l’esistenza
che diventa cammino d’odio
che diventa recita perpetuata
che diventa disprezzo verso le vite.
Sprecato e’ il dono vita
quando le esistenze si piegano
alla comoda recita d’apparenza
mentre nel cerchio insano
si delinque verso la sacralita’
d’un dovere verso se stessi d’amore.
Piu’ d’un quarto di secolo
nello spreco del proprio obbligo vita
quello verso un percorso bloccato
dal principio pulsante del dolore
quello non digerito delle ingiustizie
quando comprovano distacchi abnormi
che oggi non possono essere piu’ sanati.
Per inerzia si e’ vivi
ma morti dentro di buio
in quel profondo d’aridita’
di egoismi che danno lena
mentre il proprio patrimonio
viene derubato dalle circostanze
d’esser gia’ morti tanto tempo fa…