La stasi delle onde
piccole…senza rabbia
piccole…senza pretesa
segna la dolcezza del moto
cosi’ culloso e non appariscente
quasi piegato nella stasi
di cio’ che allarga il pensiero
dileguandolo di colpo
nel rispetto verso il sentire
quell’emozione che t’abbraccia
con un amore dell’infinito
con una leggerezza di pace
che colma tutto il vuoto dentro
nella sua capienza d’infinito.
Sussurrano le onde
poggiate nel lento andare
e poi…venire
e poi..di nuovo andare
poggiandosi come un inchino
sulla spiaggia senza orme
concependo la sensazione profonda
dell’estensione cosi’ calma
nel colmo d’una stasi benefica
per una successiva osservazione
che scaturisce nel poco ondoso
e…la tranquillita’ acquisita cosi’
che si moltiplica di doni dentro
mentre l’istante si ferma
e…diventa eterno d’un senso
il tuo abbandono al resuscito di te
che diventa un’occasione d’ampliare…
Ottima descrizione del mare