Sfiora nel vento
la sensazione amica
d’una liberta’ infinita
nel poter toccare davvero
…il cielo infinito
che senza nuvole s’apre
ad esser quasi ingoiato
per cio’ che puo’ essere
quel cibo dell’anima
allorche’ si desta la fame
di quell’incommensurato
che si condensa ora di parole
mal riposte di fronte alla misura
d’un senso che appena sfiora
la dimensione eterna
raggomitolata quasi
nella strettoia dell’umano
cosi’ poco avvezzo a cibarsi
dentro l’antica fame unente
nell’unione paradisiaca
per la pace d’un attimo
afferrato nello sguardo
attraverso spiegarsi d’ali
che sono simbolo liberta’
nella capacita’ d’afferrare
tutto cio’ che pare lontano
senza sapere che e’ dentro ognuno
l’idea di liberta’ senza nesso
in quella logicita’ obbligata
che diventa prigione di sicuro…