Il fischiar del treno
che…scorre su rotaie
…ruggine d’un incuria
nel sempre distratto perenne
che lascia che…ogni cosa
venga distrutta senza cura
per una realta’ sempre uguale
che accomuna il bene comune
cosi’ abbandonato dall’amore
persino in cio’ che e’ di tutti
nella preziosita’ che e’ percorso
su rotaie cosi’ poco esemplari
di cio’ che accomuna di stolto
l’uomo…dicansi…dei tempi d’ora.
Modernita’ diventa cosi’
…curarsi poco di cio’ che e’ bene
…amare poco il lavoro di braccia
…fregarsene tanto di cio’ che muore.
Anche le cose muoiono
…senza amore ne’ cura
…senza quella ligia constatazione
che se abbandoni qualsiasi materia
dai forma a quell’abbandono visibile
cosi’ poco edificante d’educazione
principio che governa civilta’
quando l’impari…il diritto ed il dovere
quando ami gli altri…piu’ di te stesso
intensificando quel che sei
nei gesti d’amore anche verso le cose…