La morte e’ un addormentarsi
per…trovarsi aldila’
cosi’…senza appello
cosi’…senza alcun rinvio
proprio di quell’ora propria
che ti tocca perche’ e’ finita.
E’ un istante consapevole
d’esser misura d’una “ovvieta’”
…dimenticata dai piu’
e…ricordata solo quando ci tocca
magari perche’ qualcuno caro
e’ morto come un angelo
dopo le ” patenze ” d’una vita
cosi’ piena di passaggi dentro.
E’ un istante consapevole
quando pensi a te stesso
e…vorresti far le valigie ultime
non dimenticando la vita
ma…ricordandola piena di te
dentro quella storia che ti sei raccontato
dove hai barcamenato nel dolore e nella gioia
per poter essere quel nulla unificante
che…dimentichiamo vivendo
che…accantoniamo dentro per non saperlo
quanto la trasformazione vivendo
ci avvicina alla singola morte.
Non parlarne e’ allontanarla
non pensarci e’ l’illusione che non sia
mentre nella vicenda nostra invece e’ presenza
solo che forse non e’ mai per noi?