L’illusione di essere
innalza quel non essere
quando valutando se stessi
dimezza quell’esistere
che diventa oscurita’.
E’ un buio profondo
che sovrasta come misura
a qualificare un percorso
quando nessuna prospettiva
riesce a filtrare barlume di luce
individuata con tanto arranco
mentre al buio si sta bene.
Cosi’…racchiusi nell’ oscurita’
si vegeta aspettando malamente
un barlume di lucidita’
tale da poter esser frutto
da quel seme d’umanita’ piantato
che…scalpitando di vita
viene irrorato da sola assenza
viene ignorata da solo calpestio
con quella continua irriverenza
verso cio’ che quel seme rappresenta
verso cio’ che il buio protegge dalla morte.
E’ davvero l’illusione d’essere
che innalza quel non essere
mentre ignorare diventa normale
per quella distrazione plateale
che posiziona il divenire
in quella dissolvenza totale
d’un essere per non essere…