Pronunciandosi cosi’…il vento
che soffia leggero nelle sue ali
d’un infinito che s’immedesima
di proiezioni pensiero inafferrabile
mentre similmente diventa in te
quel frammento che brilla
come raggi di sole acceso
che s’intrappola come prigioniero
nell’intenso d’un acquisir calore
nei riflessi cosi’ profondi
dell’animo che surge di pienezza
nella bellezza amica della vita.
Quanto vaneggiar nell’inutile
quando l’umano percorso
viene reso buio d’intenti
nella scoraggiante arresa interior
di cercar giu’ nel fondo
quell’intensita’ del raggio solare
che da solo e’ capace di porgere
quel dono edificante del gratuito
per cio’ che compete d’un disegno
progettato per trasformar ogni buio
nell’alternanza d’un percorso
intriso di insita saggezza.
Quanto rimane fermo di progressione
anche quando si capisce il senso
d’una coesione piu’ ampia che si sviluppa
quando s’accoglie il proprio udire
oltre l’apparenza ed oltre il plausibile
che irrora da cio’ che cambia sempre…