Questo grande innanzi
e’ il gusto d’ora proprio
che m’innalza al medesimo
editto dell’immenso
che allarga dentro altro
come se potessi nel respiro
inglobare la conoscenza
d’una sapienza vittoriosa
che si placa abbandonata
quasi a mo’ di pelle
in uno strato impermeabile
d’essenza fatta apposta
per uguagliarci ancora
a cio’ che siamo davvero dentro
cosi’…immensita’ irraggiunta
da tali e tante sovrastrutture
gabbie dove impedire e’ legge
d’un operare l’anestesia
d’un anima che vuole essere
quella vivezza che reclama
l’udienza non la negazione
cosi’ afflitta per cattiva consuetudine
di non considerarci mai
quell’elezione d’un grande
che viene collassato nel quotidiano
d’un mai essere ascoltatori
di sinfonie elette che aprono
questo simile grande dentro
mentre parole vane ed inutili
si rincorrono a fermare il piu’…