Mio fratello…Luigi
so che non stai bene
nel tuo mondo fatto
di tante mancanze
di tante “patenze”
di tante ricerche
di tante ubicazioni
di tante solitudini
di tante voragini
in ogni palpito espresso
con la grandezza dei saggi.
Maestro del mio percorrere
sei stato una lucina d’apprezzare
sei stato un caro ma caro amico.
Ci ha legato il rispettarci
fino al punto di distacco
per le incomprensioni ma piu’ per le comprensioni
di quelle assonanze intellettive
legate al mistero delle vite in cerca.
Tu ed il tuo assoluto
trovato in ogni bracciata di gabbiano ferito
lungo il mare cosi’ esteriorizzato ed introiettato
dell’infinita conoscenza che produce dolore.
Troverai presto la tua pace circondato
da quella reale verita’ della vita
fatta di noi…umani che rabdomanti
…provano a sentire in terra l’infinito.
T’abbraccio e ti circondo dei miei pensieri
sei dentro come una certezza di cultura
esteriorizzata in ogni nostra chiacchierata
facendo di una spiaggia…un salotto
invitoso di voci e pareri e disguidi e parole.
Ti voglio bene con tanto di me
Giandita