Il tutto uguale
mai statico di se stesso
pare fermare una frazione
di quella strana coincidenza
preparatoria della successione
negli impercettibili secondi
che placano nell’attimo d’attenzione
quel cavalchio mentale
che il pensare plasma
perche’ cerca di fermare dentro
quella staticita’ mai tale
che puo’ essere esaustiva nell’emozione
di correre incontro al cio’ che e’ fermo.
Mai niente e’ fermo
nelle forme che stanziano il movimento
nel cio’ che puo’ aver significato
d’una arresa ad oltrepassare
quel vivibile d’un attimo
che t’incastra nel pensare
mentre invece sei libero di sviluppare
il dispiegamento di alleanze
quelle che il fermo immagine
che pare scatto d’omerta’
nella paura d’essere mille di te.
E…sei cosi’..rappresentazione
in un movimento di liberta’
che sposta la tua capacita’ d’esercitare
quello scatto verso l’ignoto
quella sollecitudine di gioco
mentre la trasparenza diventa un’occasione
a tutto e’…mai uguale!